lunedì 4 febbraio 2013

Una lucida analisi sul fenomeno Girls


Dopo mesi di silenzio, torno a scrivere sul blog per dire una cosa e dirla ad alta voce:
Lena Dunham non vale un cazzo.

Poi volevo anche dire che anche se Lena Dunham non vale un cazzo non importa poi molto, perché ormai è famosa, è di moda, è hipster e soprattutto ha la ciccia e non se ne cura. Quindi che sappia o non sappia fare televisione (volevo scrivere “dare l'affresco di un'epoca”, ma no, non è il caso) non conta niente.

Ecco ora che mi son tolta questo dente, scrivo due righe veloci sul tema:
un po' di serie nuove che ho visto questo weekend dopo essermi data malata al lavoro


House of cards
C'è Kevin Spacey che fa il politico cattivo e ogni tanto guarda in macchina e spara battute epiche. Non ho molto altro da dire su questa serie che si preannuncia essere un West Wing dove sono tutti stronzi, gli intrighi di potere sono all'ordine del giorno e la gente vive in case lussuose coi divani beige stranamente sempre pulitissimi, nonostante il beige abbia come diretta conseguenza la classica macchiademmerda (gelato, scarpe, sostanze non identificabili, ectoplasma, roba così).
Comunque la puntata m'è piaciuta parecchio.


Do no Harm
Dottorino perfettino e noioso durante il giorno, si trasforma in tizio cattivissimo la notte. Ok, cattivissimo si fa per dire perché per ora l'alter ego notturno ha: fumato sigarette, trattato male una tizia e bevuto come un dannato. All'incirca il comportamento medio di un qualsiasi maschio eterossessuale tra i 20 e i 35 anni. Quindi forse quello con un problema è il tizio diurno, salutista e palloso. E fattela na risata.
Comunque, anche se in giro c'era di meglio, l'episodio non è malaccio.


The Following
Kevin Bacon ex poliziotto alcolizzato torna in campo per stanare una sua vecchia conoscenza, aka serial killer fissato con Edgar Allan Poe, attualmente in carcere ma in grado di fondare una setta di seguaci, disposti a uccidere e far casino a nome suo. La particolarità di questo pilota è che si distanzia notevolmente da altre serie sul tema ex poliziotto alcolizzato torna in campo per stanare serial killer, più che altro perché per tutto l'episodio non sai bene cosa aspettarti. Il che è già qualcosa. Soprattutto, i personaggi sembrano avere un abbozzo di tridimensionalità molto interessante. Ovvio, qualcosa di prevedibile c'era, vedi (per chi l'ha visto) i telefonatissimi vicini gay, perché se non servono a un cazzo o non si rivelano dei serial killer a loro volta, non vedo il motivo di introdurre così bene i vicini di casa della probabile prossima vittima.
Comunque, The Following ha tutte le potenzialità per diventare o fighissimo o un'emerita cazzata.


Banshee
Banshee probabilmente una cazzata lo è già, ma io sto facendo finta di niente. C'è un tizio figo, muscoloso e di poche parole che viene scarcerato dopo 15 anni e la prima cosa che fa è andare a trovare la sua ex compagna di furti, che si è rifatta una vita con tanto di marito, figli e villetta con la staccionata. Lui ancora la ama e c'è pure una palesissima possibilità che la figlia quindicenne della tizia sia sua, quindi per una successione di eventi che non ho voglia di raccontare lui assume l'identità del nuovo sceriffo e si trasferisce definitivamente sul posto. Nelle puntate successive mena gente a caso, continua a parlare poco, si fa una tizia amish. Ah sì perché ci sono gli amish, e un tizio ex amish, diventato il più ricco della città, ora smercia in droga e prostitute e chissà cos'altro e il neo-sceriffo prima o poi lo incastrerà.
Comunque, Banshee è fracassone e abbastanza inverosimile, però ci sono gli amish e un protagonista che è un piacere per gli occhi, quindi Banshee ha il mio voto.


The Carrie Diaries
Ho letto in giro critiche positive su questa vaccata. E ho anche letto cose tipo “sì ma non si può paragonare a Sex and the City”. Non si può paragonare? E perché? Questi hanno tirato fuori una serie su Carrie adolescente e io non posso paragonarla a Carrie adulta? Quindi sì, The Carrie Diaries mi ha fatto particolarmente cagare, proprio in relazione alla serie madre. La piccola Carrie è odiosetta e scema, i vestiti sono ridicoli, c'è Martha Jones assunta solo perché ha l'accento inglese, inutili drammi famigliari sul tema “sei in punizione” e un love interest bambino con dei capelli imbarazzanti.
Comunque, io non smetterò mai di guardare The Carrie Diaries. Perché niente e nessuno al mondo mi impedirà di sprecare il mio tempo davanti a una ridicola serie per adolescenti della CW.  

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