sabato 17 marzo 2012

Il sabato mattina non esiste

Mi lamentavo sempre di non avere più tempo per aggiornare il blog. Poi, da ieri, i sabati mattina hanno tutto un gusto nuovo.
So, ecco un po' di cose nuove di cui hanno già parlato tutti.


Smash
Questo musical nel musical non piace a nessuno. Tranne a me. Trama: Grace di Will&Grace e un numero imprecisato di omosessuali stanno creando un musical su Marylin Monroe a Broadway. C'è un regista figo, due aspiranti Marylin di cui una adorabile nel suo essere stronza e fragile insieme (Team Ivy tutta la vita!) e una insopportabile (Karen, la classica brava ragazza pallosissima, ingenua, corretta, ultra-fidanzata e che assomiglia a Marylin come io assomiglio a Megan Fox e che alla fine avrà il ruolo. Non è uno spoiler, ancora non è successo, ma è OVVIO che lei avrà quel dannatissimo ruolo). Poi c'è Joe di Maggio, inutili drammi famigliari di cui non frega niente a nessuno probabilmente nemmeno agli sceneggiatori, canzoni che te le dimentichi mentre le stanno cantando e clichè come se piovesse. Eppure, ho mangiato le prime 5 puntate. Non so dire perchè. Forse, solamente, i miei gusti sono peggiorati e mi rimane giusto ancora un barlume di lucidità per ammetterlo. Se mai inizierò a lodare Glee su questo blog siete autorizzati a maledire il mio nome nei secoli.



The River
"Stavo pensando che The River mi piacerebbe di più se non ci fosse la storia famigliare di ricerca del padre perduto e il tentativo di ricostruzione del rapporto figlio - genitori. Se fosse solo la storia di un gruppo di idioti che viaggiano sul Rio delle Amazzoni sopra una bagnarola e vedono i fantasmi e le tarantole assassine (ah X-Files, tu e le tue tarantole, cos'hai fatto alla televisione?) potrebbe anche aspirare ad entrare nelle mie grazie. Invece tutta questa cosa del padre... soooo booooring!" tratto da Quello che pensavo di The River prima che il protagonista si tagliasse i capelli e diventasse un figo, trasformando questa serie da fuffa certa a no però promette bene è meglio se la continuo



Awake
Il mio problema con queste serie un po' lente e sofisticate è che io mi sveglio presto la mattina. Quindi ho bisogno di ritmo per non addormentarmi. La prima puntata di Awake l'ho dovuta vedere a pezzi, sera dopo sera, perché mi addormentavo ogni volta. Non è colpa della serie, che è bella e ha del potenziale, è colpa del fatto che lavoro, ma insomma, son tempi difficili, la cosa potrebbe pure risolversi a breve.



Luck
C'è Dustin Hoffman. E le corse dei cavalli. E un sacco di cose tecniche sulle scommesse che non capisce nessuno. E inquadrature lunghissime sui cavalli che corrono. Eppure, nonostante tutto questo, Luck è figa come quelle serie un po' sporche di una volta. Sporche perché i protagonisti son sempre sudati ed è evidente che puzzano e recitano talmente bene che vorresti dirgli di farsi una doccia perché ti stanno irritando il naso. 

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