giovedì 29 dicembre 2011

A volte ritornano

Ho pensato: stasera o lavo i piatti di una settimana o aggiorno il blog.
Ha vinto il blog.
Questo è un periodo strano. Strano nel senso che dico un sacco di cazzate ad alta voce e ho azzerato i pensieri. E così facendo mi sono un po' dimenticata che avevo un blog che parlava di serie tv, che avevo aperto perché vedevo troppe cose e ci andavo sempre troppo sotto e scriverne mi sembrava un buon modo per uscirne viva. Più o meno un anno fa, quando ancora vivevo a Londra e vagavo per le strade con un cartello appeso al collo con scritto “ma che ci faccio qui”, un'amica più matta di me mi ha dato un consiglio giusto. Che poi, a pensarci, i consigli non servono a niente. Io li evito, non li voglio dare, non li voglio ricevere. Li accetto solo da chi mi dice quello che voglio sentirmi dire. Quella volta infatti mi era sembrato un consiglio del cazzo. Poi, mesi dopo, carica di fallimenti sulle spalle come non lo ero mai stata prima, mi è tornato in mente.
Comunque, a pensarci, non era niente di che. Mi aveva solo detto:
“Per star bene basta essere un po' più superficiali”.
E ho pensato: vabbè, perché no? Proviamo.
E così, senza nemmeno mettermici d'impegno più di tanto, è finita che ora dico cazzate ad alta voce. E ho un giardino zen nel cervello. E voglio bene alla gente. E soprattutto, e qui torniamo al punto centrale, se una serie è brutta non me la prendo più. Smetto di guardarla e basta.
Quindi, in sostanza, questo blog o morirà a breve, oppure smetterà di essere divertente da leggere perché praticamente io son diventata un'idiota.
Comunque, non tutto è perduto. Qualcosa da dire ancora ce l'ho.

Doctor Who Christmas Special – The Doctor, The Widow and The Wardrobe. 

Del Natale a me non frega niente. Anzi, un po' mi crea dei problemi. Sarà che non ne ho mai avuto uno davvero bello da piccola e che ora mi sembra tardi, ma di solito in questo periodo conto i giorni sperando che passi in fretta e in fretta si torni a normali lunedì mattina di scazzo e nebbia senza lucette e babbi natale appesi ai balconi. Però, una cosa bella il Natale ce l'ha. Ed è lo speciale del Dottore, che ho atteso con un hype che neanche il conto alla rovescia a capodanno. Proprio oggi cercavo di spiegare perché amo tanto Doctor Who, però non ci riuscivo. A parte dire “no è fighissimo, davvero, giuro” non riusciva a venirmi in mente il motivo vero. Che poi in fondo è solo uno, anche semplice. Quando ero piccola mi piacevano i film o i libri che mi sbarellavano a tal punto da volerci entrare dentro e vivere quelle vite lì. Ora, a ridosso dei trent'anni e sulle spalle chili di disillusione macinati a suon di NON SI PUO' FARE, Doctor Who è l'unica storia che mi fa ancora quell'effetto. Io col Dottore ci partirei oggi. Anzi, di più, ieri. Che tanto col Tardis l'opzione Ieri si può fare.
Focus: quindi questo speciale di Natale è bello? Sì. Tanto.

Fringe

Non ho nessun diritto di parlare di Fringe, perché lo sto recuperando e son ferma alla 2x14. Quindi, qualunque cosa poco rispettosa nei confronti dei fan più invasati io stia per dire, prendetela con le pinze. Mi riservo il diritto di cambiare idea fra tre giorni.
Fringe appartiene a quel filone che prende il nome di “no ma poi diventa bello”. Ecco, io mi sto attaccando con i denti a questa cosa, perché mi fido di chi me l'ha detto. Però, ok, ne ho viste di serie partite demmerda e poi diventate imperdibili, ma qui si esagera. Ok, calma. Allora, vanno bene le puntate filler, vanno bene gli effetti speciali fatti dallo stesso tizio di Terra Nova, quello che non aveva voglia per intenderci, va bene Pacey che è figo ed è lì solo per quello, vanno bene le strutture di puntata tutte tutte tutte uguali, va bene tutto. Davvero.
Però due cose non van bene per un cazzo.
1. X-Files la domenica sera su Italia Uno quando eravamo piccoli l'abbiam visto tutti. E allora, quindici anni fa, vedere una megatarantola uscire dalla bocca di un cadavere (ne ho già contate tipo una a episodio di megatarantole uscite dalle bocche dei cadaveri finora) ci faceva se non cagare sotto, almeno un grande schifo. Quindi, io, da una serie che si autodefinisce “un Xfiles del 2000 con Pacey” mi aspetto di più. Basta megavermi, basta spiriti di exmarine incazzati che si impossessano di ragazzine, basta noiosissimi virus letali che fan esplodere le teste delle comparse non parlanti.
2. Il punto due è la cosa che più mi prende male. Può anche capitarmi sotto mano una puntata bella (e qualcuna finora c'è stata), ma questo elemento c'è sempre e mi disturba. Lo dico: la protagonista ha dei capelli di merda. E io non riesco a non pensarci. Mentre sullo sfondo le teste esplodono e le tarantole impazzano, io ho un unico pensiero “chiamate un parrucchiere che le faccia un taglio scalato. Ora. Subito. Ieri!”.

Homeland

Homeland vince il premio “Serie più figa di quest'anno”. E non lo dico perché son diventata superficiale e dico cazzate ad alta voce. L'avrei detto anche quando ero depressa. Con l'unica differenza che all'epoca ci avrei forse pianto sopra e me la sarei sognata la notte e avrei cercato su google istruzioni su come diventare agente della CIA. Comunque penso che alla CIA abbiano un google alert per ogni volta che qualcuno sul pianeta scrive CIA su internet. Quindi la CIA mi sta leggendo. O perlomeno il tizio della CIA addetto ai google alert della CIA. Amico, sappi che ti sono solidale. Anni di addestramento, sbattimenti, grandi ambizioni e poi dove finisci? A controllare i google alert. Però sappi che poteva anche andare peggio.

3 commenti:

  1. proposito per l'anno nuovo: intasare la mail dell'addetto ai Google Alert della CIA.

    CIA CIA CIA CIA CIA

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  2. Segnalo
    http://www.ilpost.it/2012/01/03/trame-di-serie-tv-in-140-caratteri/
    p.s.:
    CIA

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