martedì 26 luglio 2011

Estate: the story so far

Dai che siamo a tre quarti del percorso. Manca ancora il mese più freddo dell'anno e poi potremo dichiarare conclusa la stagione.
Franklin and Bash
Io sono una fan dei legal drama: ho visto Law & Order in tutte le salse e spin-off, sono in crisi d'astinenza da The Good Wife, adoravo The Practice e addirittura mi sorbisco quelli inglesi nonostante il parrucchino. C'è stato pure un periodo in cui volevo studiare giurisprudenza e diventare un avvocato senza scrupoli che spacca i culi, poi chissà come è finita che ho studiato cinema e il culo me lo spacco da sola sul divano a guardar le serie tv. Sappiate che ci sono numerose realtà parallele in cui faccio lavori fighissimi, o semplicemente faccio lavori. Franklin and Bash ci ha messo un attimo a carburare. All'inizio l'ho preso come un sostituto di The Defenders, una robaccia con Jim Belushi che guardavamo in tre in tutto l'universo e che grazie a dio è stata cancellata. Poi però è decollato. Non è che ci sia molto di legal in questa serie, a parte che i due protagonisti fanno gli avvocati. E' più che altro come lo fanno. Tipo quando Franklin e Bash si sfidano a spade laser in pieno tribunale, o quando vengono condannati agli arresti domiciliari e la risolvono dando un megaparty, o le battute MAI PIU' SENZA di Franklin, o il loro coinquilino indiano che non esce mai di casa o un sacco di altre situazioni assurde. Un attimo: non è una serie demenziale. E' solo un po' fuori di testa e senza troppe pippe. L'ideale in questo momento. Comunque, io voglio andare a vivere con loro e andare alle loro feste. Tipo subito.
Note: non finirò mai di ringraziare questa serie per avermi insegnato il termine bangover, declinazione del più famoso hangover.
Chi c'è: Bash è Zack di Bayside School, tipo che da piccola scegliere fra lui e Dylan era uno dei miei problemi più grossi. Franklin lo ricordo in Road Trip, film inutile che sicuramente avete visto su Italia 1 una sera che dovevate uscire e poi vi piaceva così tanto che non siete più usciti. E poi c'è addirittura Malcolm McDowell, che quando lo guardi gli vorresti sempre offrire un po' di lattepiù. In sostanza, andatevi a recuperare i primi 8 episodi tipo IERI.
True Blood
Allora come procede questa stagione? Beh praticamente a caso. Ci sono qualcosa come ottocentoquindici personaggi, protagonisti di altrettante storyline che vanno ognuna per i fatti suoi. Sam e la tizia shifter con bambina? Chissenefrega. Fratello di Sam e genitori pazzoidi? Chissenefrega. Arlene e figlio del demonio? Chissenefrega. Lafayette, Tara e streghe? Chissenefrega. Hoyt, Jessica e i cazzi loro? Chissenefrega. Bill Compton che va a letto con la propropropropropro(e qualche altro pro)nipote? Chissenefrega. Ma allora perché lo guardo? Perché shippo Sookie e Erik tantissimo!
Breaking Bad
Eccoci al capitolo perfezione. Breaking Bad è talmente perfetto che quasi non è descrivibile. Arrivato alla sua quarta stagione non ha mai sbagliato un episodio, un'inquadratura, un dialogo. Ok, di dialoghi in verità ce n'è pochi. Ma quante altre serie riescono a mantenere altissima la suspence e l'attenzione nel più assoluto silenzio e senza uno straccio di colonna sonora?  Non posso dire altro se non GUARDATELA! a chi ancora non la guarda. Ed è inutile dire CONTINUATE A GUARDARLA! a chi già la segue perché come fai a smettere? Come?
Aggiornamenti sulle stronzate: Vermoni verdi, Cougarz e Spacciatrici
Falling Skies: continua a viaggiare nella noia più assoluta questo serial che andrebbe bene se uno non ha l'adsl, ma ha quell'oggetto antico... com'è che si chiamava... ah sì, il televisore. Ecco, io il televisore non ce l'ho e perciò mi chiedo perché continuo a guardare questa palla coi vermoni perfetta per la seconda serata di raidue, tipo subito dopo un telefilm tedesco a caso.
Single Ladies: si raggiungono vette impensate nella seconda puntata delle nostre cougarz. Addirittura la tizia "io i maschi me li mangio a colazione" sta sul divano a mangiar schifezze perché il tizio bastardo con cui esce non le telefona.
Weeds: Nancy Botwin esce di galera, va a vivere a New York, tutta la banda la raggiunge e fanno una cosa davvero mai vista, no davvero proprio non me l'aspettavo. Si mettono a vendere droga! Qualcuno ha sbadigliato?

2 commenti:

  1. [...] to make it in London Salta al contenuto HomeGet a life. Leave London. ← Estate: the story so far 5 agosto 2011 · 2:37 AM ↓ Salta ai [...]

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  2. [...] da tenere d’occhio, avvertendo che si trattava di un procedurale e che non era caciarone come Franklin & Bash. Ora, arrivata al decimo episodio della prima stagione e con una seconda già approvata per [...]

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