mercoledì 15 giugno 2011

British Randomness - cose a caso su serie tv a caso sì, marigorosamente inglesi

Il mio pc chiede pietà, allora l'ho accontentato, impegnandomi a vedere e cancellare i due milioni di video che ho scaricato e mai guardato. E ho scoperto di essere sommersa dai piloti non visti e you know what? Son tutti inglesi. Beh a dire la verità ho visto anche la prima di Teen Wolf... che posso dire... è estate, una serie assolutamente idiota coi lupi mannari è già il mio personale e trashissimo mai più senza. Una cosa da dire sulle serie inglesi: oltre ad esser sempre belle (anche quando son brutte, incredibile), c'è una sorta di grande continuity e affiliazione dovuta al fatto che gli attori son bene o male sempre gli stessi. E più o meno tutti han fatto una parte in Doctor Who, tanto che si potrebbero facilmente calcolare i gradi di separazione da David Tennant. Ma questa è una di quelle cose nerdissime che faccio solo io.
Accused
Visto solo la prima e temo che non continuerò. Ogni puntata racconta la storia di qualcuno che per motivi vari finisce accusato di qualcosa in un processo (messa così... best plot ever). Quindi, attraverso una ricostruzione all'indietro degli avvenimenti, si arriva a capire perché. Il primo episodio è molto bello, ben recitato e la trama è avvincente abbastanza, considerato che fino all'ultimo e attraverso una serie di tranelli non si capisce quale sia il crimine per cui il protagonista verrà accusato. Non continuerò solo perché sono episodi tutti autoconclusivi, ogni volta con storie e personaggi diversi e insomma, io sono una da trama orizzontale. Chi c'è: cosa avevo detto? Protagonista dell'episodio è Christopher Eccleston, il Nono Dottore.
Exile
Lo dico subito: Exile m'è piaciuto un casino. Infatti l'ho già finito, ma in fondo sono solo tre episodi. La storia si muove in bilico tra il thriller, il mistery (esiste davvero il mistery o l'ho appena inventato?) e il dramma famigliare. Trama: Tom, giornalista pieno di problemi, perde il lavoro e torna nella sua città natale, in cui rincontra il padre ormai malato di alzheimer e con cui aveva chiuso i rapporti da tempo a causa di un episodio avvenuto quando era ragazzo e che nasconde un mistero irrisolto. Che dire, storia appassionante, bei personaggi, un po' di amore e scene hot che non fanno mai male e ottimi dialoghi. Chi c'è: c'è Lui, The Master, l'arcinemico del Dottore, il grande John Simm (per i profani era anche il protagonista di Life on Mars).
Vera
Visto il pilota e basta. E non m'è piaciuto granché. Vera è una detective di quelle coi controcoglioni alle prese con un pluriomicidio da risolvere. Dunque, l'ambientazione è tristerrima: la tipica campagna inglese dove piove e basta e hanno tutti quelle facce lì, da gente che vive in un posto dove piove e basta e al massimo puoi sfondarti di birra. Il mistero non parte male, ma si risolve malamente, mettendo in scena una sfilza di sospettati messi lì più o meno a caso. Ma forse no, forse Vera è solo un poco noioso. I dialoghi son lenti, i personaggi poco interessanti e il tempo atmosferico non aiuta. Ti vien da pensare che han ragione ad ammazzare la gente, almeno rompono un po' la routine. Quindi, niente, mollo qui. Chi c'è: non c'è nessuno legato al Dottore. Sarà per quello che non m'è piaciuto. La protagonista però è la stessa di London River.
Silk
Silk m'è piaciuto anche se non ci sono regular o comparse whovian. Trama: tizia di cui non ricordo il nome è un'avvocato che cerca di sopravvivere a un sistema maschilista, cercando di ottenere il silk, cioè la toga di seta che ho capito essere una cosa fighissima per gli avvocati inglesi perché ti da dei privilegi. Insomma, dopo essermi sorbita tre stagioni di Law&Order UK pensavo di sapere tutto sul sistema giudiziario britannico e invece non so una mazza. Comunque Silk si stacca un po' dal procedurale e basta perché c'è anche un po' di trama orizzontale e devo dire che il pilot mi ha convinta. Chi c'è: l'assistente della tizia era uno dei ragazzi di Trinity, serie UK trashissima che straconsiglio. Guard the project. Protect the Dandelion Club.
Vexed
Scopro in questo istante che Vexed è del creatore di Misfits, ma niente, non lasciatevi ingannare. Ho deciso che non lo guarderò nonostante il pilota non mi sia dispiaciuto e anzi è stata una novità interessante. Però, non mi è venuta voglia di continuare e non è che posso vedere proprio tutto, ho anche altre cose da fare, tipo compilare wishlist su thinkgeek. Vexed è una dark-comedy che vince tutto nei primi tre minuti e poi riperde tutto nei successivi quaranta. Insomma, è divertente, strana, un filo assurda e addirittura il caso della settimana mi ha ricordato quelli di Pushing Daisies, ma forse far delle caricature invece di personaggi veri ti porta a non affezionartici e infatti me ne frega poco di vederne ancora. E poi non c'è nessuno che abbia recitato col Dottore.
Thorne
Thorne c'è. Non potete capire quanto mi piacciono questi drammi cupi londinesi, che sfociano sempre un po' nel malato, con protagonisti iper-cool. Thorne è il Luther di quest'anno e non vedo l'ora di vedermi le altre puntate della stagione. Trama: Thorne è un poliziotto che trasuda awesomeness e che deve risolvere una serie di omicidi-rapimenti in cui il serial killer della situazione cerca di trasformare le sue vittime in sottospecie di bambole. Londra è buia e squallida come non mai e più o meno ho già sospettato di tutti i personaggi, anche dei passanti sullo sfondo. Chi c'è: il protagonista è David Morrissey, già visto col mio Dottore in The Next Doctor, il primo degli speciali di addio a Tennant fra la quarta e la quinta stagione. Ah e poi sapete chi c'è? La signora Moody. Lo sapevate che era inglese? Io no.
Monroe
Avete presente House? Ecco allora guardatevi Monroe e poi ditemi se son simili. Non so perché io House non l'ho mai visto però chissà perché vedendo Monroe ho pensato che poteva essere una specie di House. Vabbè. Comunque Monroe me lo guardo. Io a parte ER non è che impazzisca per i medical drama, perché di solito son delle menate retoriche zeppe di riflessioni barbose sulla vita e la morte. Monroe invece se ne sbatte e il protagonista fa battute cretine, quindi si è conquistato il mio voto. Chi c'è: poco e niente. La paziente del giorno compare in due puntate della sesta e attuale stagione del Dottore. E mi sembra che Matt Smith la faccia esplodere col cacciavite sonico.

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