lunedì 28 febbraio 2011

Fuck the average reader – parte seconda. Joss Whedon ti siamo solidali.

Ho parlato di Rubicon qui e anche qui (sì lo so ho fatto un po' di copia incolla, denunciatemi) e avevo espresso il desiderio che i network mandassero a farsi fottere gli ascolti e premiassero un prodotto solo per la sua qualità. Per noi invasati di televisione con poca vita sociale questa è una battaglia serissima, soprattutto quando ti appassioni a livello maniacale a una serie e poi te la cancellano provocando conseguenze sul tuo equilibrio psicofisico mica da ridere (c'è un interessante articolo più o meno a proposito su Internazionale della settimana scorsa a proposito della tendenza che abbiamo all'antropomorfismo, soprattutto in relazione alle connessioni tra tecnologia e solitudine che vi consiglio di non leggere). Precarietà è la parola del decennio: precarietà nel lavoro, negli affetti, nelle amicizie, persino nelle case (ne ho cambiate quattro negli ultimi 7 mesi, inizio a essere un po' stressata), insomma è tutto così incerto e traballante che quando mi impediscono persino di godere di una storia che mi piace perché risulta precaria pure quella, io me la prendo. Pensate che dovrei uscire di più e trovarmi un'occupazione stabile? Potrei, ma poi non mi riconoscerei più nelle canzoni di Vasco Brondi.
La serie più bella che non avete visto: Firefly.
Mi allineo all'appello lanciato da Troy e Abed di Community (e al contratto d'affitto di Sheldon) Firefly deve tornare. Joss Whedon è il creatore di Buffy, poi dello spin-off Angel e poi di Firefly, una serie di fantascienza western. Ripeto che magari non avete capito la genialata: sì astronavi spaziali, alieni, viaggi intergalattici, federazioni di pianeti... ma anche cavalli, ranch, sparatorie, duelli e saloon. E la cosa incredibile è che funziona. Firefly vince perché ha un'idea di fondo fortissima: è una storia sulla libertà (non come la intende il nostro premier eh). I protagonisti di Firefly sono dei ladri, dei criminali che si muovono all'interno di un loro sistema etico ben preciso*, lottando contro un mondo corrotto in cui il loro essere controcorrente è un chiaro appello al desiderio di giustizia, equilibrio, felicità e di relazioni umane autentiche e oneste. Ovviamente, l'hanno cancellato dopo la prima stagione (colpa del network che ha avuto la brillante idea di mandare in onda le puntate a caso, sì, giuro, non in ordine cronologico) e se di solito la tristezza mi passa, in questo caso no. Le proteste dei fan hanno permesso comunque a Whedon di girare il film Serenity che introduce la serie (su non so quale classifica è stato definito il più bel film di fantascienza di tutti i tempi, quindi traete le vostre conclusioni). Di recente, il protagonista Nathan Fillion (che ora sta facendo Castle) ha dichiarato di voler acquistare i diritti di Firefly per poterlo così continuare (balena il sospetto che il suo unico intento sia smettere di fare Castle). Sostenetelo!
La serie di Whedon che vorrete dimenticare: Dollhouse.
Joss deve stare sulle palle a qualcuno. Dopo la debacle di Firefly, ci ha provato con Dollhouse. È andata meglio. No, nel senso che gli hanno fatto fare due stagioni. O forse era una stagione sola che han diviso in due... non ricordo. Dollhouse non era il massimo, quindi non mi dispiace particolarmente, mi dispiace più per Joss, che insomma io gli voglio bene. Una volta ha dichiarato, quasi scusandosi, che lui in fondo avrebbe voluto scrivere e girare Firefly e che ora si ritrovava un po' bloccato. E infatti il problema di Dollhouse era che risultava sconclusionato, privo di un'idea di fondo, accompagnato perlopiù dal fastidio di vedere alcuni episodi davvero ben realizzati che lasciavano intuire che qualcosa forse ci sarebbe stato se gliene avessero data la possibilità. Credo che in questo caso il problema fosse l'assoluto terrore di Whedon che anche questa serie venisse cancellata, ricorrendo così a puntate assolutamente riempitive, facilone, insomma da grande pubblico svogliato. Di nuovo, un grande spreco. Quindi, lasciate stare Dollhouse che non è fondamentale e a me fa pure tristezza. Piuttosto, vi consiglio di guardarvi la web series Doctor Horrible Sing Along Blog. Voglio dire, Joss Whedon che scrive le battute a Neal Patrick Harris? Awesome!
*nota “l'autore è amico mio”:
consiglio questo articolo che parla anche di Romanzo Criminale e contiene un'ottima analisi sul come interpretare l'immedesimazione dello spettatore per personaggi negativi (che era quello che volevo intendere io, ma sono riuscita solo a dire “il Freddo è un figo”). Nel caso di Firefly, rispetto a RC, la divisione bene/male è molto più netta e anche se i protagonisti sono considerati dei criminali dal sistema, è ben facile capire che in realtà è proprio il sistema stesso ad essere criminale e malato. Poi vabbè, ovviamente “alieni e vecchio west” è meno disturbante di “banda della Magliana”.

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