venerdì 5 novembre 2010

Fuck the average reader – Rubicon

Ci sono serie tv che ti conquistano fin dal pilota. Guardi quei primi 40 minuti e pensi che non ne potrai più fare a meno, pensi "ne voglio ancora".
Ecco. Rubicon non appartiene decisamente a questa categoria.
Il primo episodio scorre un po' noiosamente tra inquadrature perfette, atmosfere da film spionistici anni '70, recitazione dosata, dialoghi zero. E lo spettatore, tra uno sbadiglio e l'altro continua a guardare perché c'è, in effetti, lontana, la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di buono, ma il difetto è che è tutto così perfettino da sembrare quasi snob. E allo stesso modo scorrono i successivi 3 o 4 episodi, lenti, ma che più lenti non si può.
Ora, io, a quel punto, della trama spionistica di Rubicon non ci avevo capito niente. Mi piaceva l'atmosfera un po' datata, la polvere, gli interni marroni, la carta gialla e le matite. Rubicon è questo: oggettistica in disuso. Abituata come sono a sorbirmi serie con spie super accessoriate e cariche di gadget ipertecnologici, per una volta trovarmi di fronte alla realtà delle cose e cioè "analisti che parlano di numeri in una stanza e non usano un computer che sia uno" mi affascinava non poco. E così ho dato fiducia a questa storia anche se faticavo a capirne i meccanismi e ogni episodio sembrava durare un'eternità.
E poi è successo.
Ecco, ci sono serie che ti piacciono subito e poi magari ti stufano lungo andare perché non evolvono di un millimetro. E poi ci sono serie che partono un po' nebbiose, non sai se ti piacciono, ogni settimana sei a un passo dal mollarle e poi BAM.
Esplodono. Rubicon è diventata nel corso dei suoi 13 episodi una serie davvero bella e ci è riuscita perché si è presa tutto il tempo necessario per costruire personaggi a 360gradi, incastrare storyline e alla fine pure ad appassionare. Infilandoci anche parecchia, sana, intelligente critica sociale e politica.
Il punto è che molti prodotti non superano lo scoglio dell'audience. In America funziona così: mandano il pilota e se va male, beh è quasi certo che la serie venga cancellata e addio. Ad alcune danno la possibilità della prima stagione (dipende se gli episodi sono già stati effettivamente girati), altre invece muoiono lì. E allora viene da chiedersi, quante serie come Rubicon ci siamo persi? Perché di alcune possiamo sospettare che sarebbero diventate ottime, ma le altre? Quelle che partono con un basso share e vengono subito etichettate come troppo "difficili" per lo spettatore medio? Domanda aperta e senza risposta.
Nel frattempo, io propongo un disegno di legge: date il tempo agli sceneggiatori di sviluppare. Insomma: fateli lavorare, fateli scrivere quello che gli pare senza pensare all'audience, ai soldi, alla pubblicità, a tutto quello che di solito rovina un prodotto. E se se ne vengono fuori con una cosa che sembra troppo complessa, fate un bel respiro  e mettetevi in testa che il pubblico va educato. Come disse una volta un genio: "My standard for verisimilitude is simple and I came to it when I started to write prose narrative: fuck the average reader."
Appunto. Invece di dare per scontato che lo spettatore sia per forza di cose un cretino a cui le cose vanno ripetute e ridette e spiegate, diamogli fiducia e puntiamo in alto. Come ha fatto Rubicon.
Fuck the average stories.

5 commenti:

  1. Annina!
    Finalmente possiamo di nuovo sproloquiare insieme di serie tv!
    per quanto riguarda la tua critica... mi trovi ovviamente, assolutamente, completamente d'accordo. Rubicon è finito alla dodicesima puntata. Punto. Quella roba assurda che è la tredicesima sembra una specie di "cosa sarebbe rubicon in mano a uno che non sa sceneggiare e a uno che non sa fare il regista".
    Andy era un personaggio fantastico! Mi piaceva che fosse una normale, la vicina spigliata e simpatica con cui avere una relazione... come hanno fatto notare proprio su serialmente, l'inizio della storia tra lei e Will (lui che si presenta a casa sua a mezzanotte praticamente dicendo "sono uno dell'intelligence, il mio appartamento è sorvegliato, posso nascondermi qui da te? ho portato un pomodoro") sarebbe uno stupendo inizio per una commedia romantica/brillante... e me la sono immaginata con un'unica location... la storia di una notte di appostamento alla finestra tra due vicini di casa sconosciuti. ecco, è proprio questo che mi piace di rubicon: sforna perle meravigliose quando meno te lo aspetti. peccato davvero per questo finale.
    la seconda stagione è stata confermata cmq, l'ho letto da qualche parte e mi sembrava una fonte attendibile!

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  2. Tesoro, ma non trovi pace con i templates del blog eh?
    Dai, scrivo un altro fatto così commento :-)
    Manchi.

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  3. Eh non riuscivo a decidermi e non me ne piaceva nessuno. Alla fine ha vinto questo... color marrone casa di Will. :)

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  4. [...] Se non sapete cos’è o se vale la pena recuperarlo anche se l’hanno cancellato, leggete qui. Amc, shame on [...]

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  5. [...] parlato di Rubicon qui e anche qui (sì lo so ho fatto un po’ di copia incolla, denunciatemi) e avevo espresso il [...]

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