domenica 31 ottobre 2010

Quello non è Sammy! – Supernatural stagione 6

In pochi se lo ricorderanno, ma c'è stato un tempo in cui i vampiri non glitteravano al sole,  non indossavano bigiotteria discutibile, erano cazzutissimi bastardi, mordevano la gente perché gli andava di farlo e se ne fregavano delle conseguenze. C'è stato anche un tempo in cui se dicevi ad alta voce "no domenica sera non esco, c'è Buffy su Italia Uno" passavi come l'ultimo degli sfigati (i termini "nerd" o "geek" ancora non erano in voga). Oggi, la vampiromania pare abbia contagiato un po' tutti (sono reduce da un Halloween londinese e non aggiungo altro) ma in modi inaspettati o aspettabilissimi per chi tiene le redini del mercato e ha plagiato il cervello di milioni di ragazzini con pseudofilosofie new-age e deliranti proclami alla castità (che, sospetto, nessuna delle innumerevoli fan di Robert Pattinson prenda davvero sul serio).
Il punto è: e noi? Noi quasi trentenni che "le storie sul soprannaturale prima mi piacevano ma non potevo dirlo e ora che lo potrei dire non lo dico perché se no pensano che mi piace quella roba lì?". Beh, a noi rimane Supernatural. Sul serio. Perché se vuoi storie di mostri, ironia, una mitologia pazzesca e credibile alla base, personaggi da manuale e dialoghi della madonna... l'unica cosa che puoi fare è recuperarti 5 stagioni in un mese come ho fatto io, divertirti come un matto e ritrovarti a conversare per casa col tuo Dean immaginario. E sei di nuovo felice, tu piccolo nerd cresciuto che non hai una vita sociale.
E poi? E poi le 5 stagioni finiscono e con loro dovrebbe finire anche la serie.
E invece? E invece la CW pensa bene di tirare fuori dal cilindro un'altra stagione, licenziare Eric Kripke (o se n'è andato lui? No forse se n'è andato lui) e far partire una sesta stagione che più la guardi e più pensi "non è questa la roba che volevo", anzi, più la guardi e più pensi "quello non è Sammy!".
Ok, le capacità recitative di Jared Padalaqualcosa sono sempre state abbastanza limitate (e anche limitanti quando in certi momenti getta nel ridicolo anche Jensen Ackles, che invece il suo lavoro lo porta a casa sempre magnificamente) quindi è difficile distinguere tra un "Sammy arrabbiato" o un "Sammy triste" o un "Sammy pensieroso" o un "Sammy non Sammy" però è stato evidente fin dalle prime scene di questa sesta stagione che ci ritrovavamo di fronte a una specie di Doppleganger o, peggio ancora, un "Sammy senz'anima".
E allora? E allora niente. Il fatto è che Supernatural è, era, proprio questo: due fratelli che ogni tanto scazzano ma che alla fine si salvano sempre il culo a vicenda insieme uniti contro le forze del male. E soprattutto, combattono contro ogni tipo di mostri ma incontrano i vampiri solo un paio di volte e i vampiri sono cazzutissimi e non glitterano. E invece in questa nuova stagione tra loro va tutto a puttane e per quanto riguarda i vampiri, beh, Dean lo diventa addirittura per mezza puntata e poi il nonno si ricorda che c'è una cura e bla bla bla.
Insomma, io gli sceneggiatori li capisco anche. Trovarsi di fronte a una roba del genere, con tutte le storie possibili e immaginabili sul soprannaturale già fatte e fatte da dio (fantasmi? check. vampiri? check. mutaforma? check. angeli? check. lucifero? check. dio? check.) non dev'essere semplice... e allora pensi "ok facciamo che Sam risorge, e fa lo stesso se è già risorto una volta e anche Dean. Facciamo che ritorna e tutti pensano sia lui ma non è lui e creiamo un hype pazzesco!" e invece hai pensato una cagata. Perché è snaturare una storia, è incasinare dei personaggi, è cambiarli, modificarli e farli diventare un'altra roba. Così non generi hype, così ti perdi gli spettatori. Perché, magari, c'è gente non così fissata che vede queste puntate e pensa "vabbè non è più quello che mi piaceva, smetto". E non sto parlando di ridarci sempre la stessa roba "perché funzionava", no, questo è quello che fa Twilight in maniera scandalosa, no, dico solo di non tradire i propri personaggi e farli evolvere com'è giusto che sia a questo punto, oppure non farli evolvere affatto.
Le logiche di mercato le conosciamo tutti, se una cosa funziona la si porta avanti fino allo sfinimento. Fino a quasi non riconoscerla più. E io temo stia succedendo questo, con Supernatural. Perché diciamocelo, Supernatural era finito. Ma finito di brutto.
Ma magari mi sbaglio.
Nota:
c'è un'altra serie decente sui vampiri lo so, ma ancora devo finirla quindi non mi esprimo.

3 commenti:

  1. te l'avevo detto io che dovevi aprire un blogghe

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  2. @francesca: grazie del post! non vedo l'ora di rileggerti presto, magari a proposito di TB
    @bea: 'nnàta vòta 'nzìsti dè'ppiù ;-p)

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  3. [...] Logan Marshall-Green (il fratello disadattato di Ryan di O.C), Nicky Aycox (la prima Meg di Supernatural) e la meravigliosissima Tricia Helfer (che interpretando Caprica Six in Battlestar Galactica si è [...]

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